il cammino 2016

Una camminata dall'Italia alla Svezia insieme a due asini. Un viaggio sostenibile con arrivo a Göteborg

L'idea ci è venuta, quasi per gioco, da una lettera nella quale si contrapponevano, il tempo, impiegato da un camminatore, con il tempo, impiegato da un aereo, per andare dall'Italia alla Svezia.


Cosa c'è tra la partenza e la destinazione. Quanto distanza  c’è ? E il tempo? Cosa succede quando si percorre a piedi una strada? E così lentamente come camminano gli asini?  E’ davvero possibile? Noi non lo sappiamo ancora. La schermata della mappa mostra una realtà che non vedremo mai. Vagando con lo sguardo ad una prospettiva diversa, non sappiamo cosa succederà dietro la prossima collina. Così sarà un viaggio di scoperta in cui, fiduciosi della nostra preparazione, potremo fare un passo alla volta.

Abbiamo deciso di provare a farlo questo cammino e più concretamente a progettarlo, partendo dal fondamento intorno al quale ruota tutta la pianificazione che è quello di camminare accompagnati da due asini.




lettera

L'ultimo anno l'Europa ha incontrato fiumane di persone in fuga, persone costrette ad andare a piedi perché non possono usare altri mezzi di trasporto. Camminano in cerca di un cambiamento. Camminano per allontanarsi dalle sofferenze sperando di trovare una vita quotidiana migliore. 
Sono tanti gli uomini che camminano per necessità. E la necessità ha diverse ragioni. 
Ma tanti altri camminano per naturale volontà. Così il cammino può diventare un modo per creare senso ed aprire pensieri nuovi. Il cammino ci dà un apprendimento fisico e attraverso quello possiamo avere delle comprensioni del mondo in cui viviamo. Il cammino può essere visto come una resistenza contro l’estesa frenesia di efficienza o di rendimento e la conseguente illusione di controllo del tempo e dello spazio.